La città di San Gennaro
Il Duomo di Napoli è un vero e proprio capolavoro monumentale da non perdere quando si visita la città di Napoli. Situato in pieno centro storico, su Via Duomo, è dedicato alla Maria Assunta, in un secondo momento è stato consacrato al Santo Patrono della città, San Gennaro.
La sua costruzione risale al XIII secolo per volere di Carlo II d’Angiò e presenta diversi stili, dal Gotico al Barocco, fino al Neogotico ottocentesco. La facciata del Duomo, ristrutturata più volte nel corso dei secoli, è alta circa 50 m ed è costruita in marmo e presenta tre portali e due torri campanarie. Il portale centrale è sorretto da due leoni in marmo, opera dello scultore toscano Tino di Camaino. L’interno ha tre navate: la centrale è profonda circa 100 m e presenta un meraviglioso soffitto a cassettoni seicentesco. Nelle navate laterali si trovano dieci cappelle, cinque per lato, e altari con opere dei maggiori artisti dal XIII al XIX secolo.
Il Museo del Tesoro di San Gennaro è stato aperto al pubblico nel 2003 e costituisce il tesoro più ricco del mondo. Oltre a custodire le ampolle con il sangue del Santo Patrono, è ricco di marmi, statue, reliquie e argenti vari che i devoti hanno protetto durante i numerosi saccheggi della città. Gli oggetti senza dubbio più preziosi in esso custoditi sono la mitra di San Gennaro, in cui sono incastonate 3964 pietre: diamanti, rubini e smeraldi, e la collana, simbolo di fede e devozione, realizzata dal 1679 al 1929, a cui i sovrani, papi hanno aggiunto gemme e pietre preziose dal valore inestimabile.
I napoletani provano per San Gennaro un sentimento profondo e condiviso e lo ritengono una presenza vicina e rassicurante, a cui ricorrere nei momenti di bisogno e per consulti. La ricorrenza del Santo Patrono è il 19 settembre. Tre volte l’anno, ovvero il primo sabato di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre, migliaia di fedeli si riuniscono nel Duomo per assistere al fenomeno dello scioglimento del Sangue durante una solenne celebrazione guidata dall’arcivescovo della città. Il rituale consiste nel prelevare le ampolle da una cassaforte posta dietro l’altare della Cappella del Tesoro di San Gennaro. A questo punto l’arcivescovo comincia a scuotere l’ampolla così da permettere la liquefazione della sostanza in essa contenuta: secondo la tradizione popolare, lo scioglimento del sangue indica buoni auspici per la città, al contrario, se non si scioglie si verificherebbero eventi drammatici. La storia ha riportato diversi casi di catastrofi coincidenti con il mancato scioglimento del sangue, come ad esempio l’inizio della Seconda Guerra Mondiale e l’entrata del conflitto in Italia nel 1939-1940; l’occupazione dei nazisti in Italia nel 1943; lo scoppio dell’epidemia di colera a Napoli nel 1973 e il terremoto in Irpinia nel novembre 1980 che ha causato quasi 3000 morti.
Dove mangiare vicino al Duomo:
Januarius: si trova proprio di fronte al Duomo e offre piatti tipici della tradizione napoletana.
Potete recarvi nella vicinissima Via dei Tribunali, troverete alcune delle pizzerie più famose della città: Gino e Totò Sorbillo, Donna Sofia, Di Matteo, Dal Presidente
Le Catacombe di San Gennaro
Napoli ha diversi tesori nascosti e un’altra città sottoterra che merita di essere scoperta. Le famose catacombe di San Gennaro risalgono al II secolo d.C., e si parla di un sepolcro di una famiglia gentilizia che successivamente donò gli spazi alla comunità cristiana, dove ancora oggi viene celebrata la messa. Queste sono considerate il monumento più importante della religione cristiana a Napoli. La meraviglia delle pareti di tufo napoletano e gli spazi ampi rendono questo luogo unico in tutte le sue caratteristiche. Le catacombe sono disposte su due piani. In quella inferiore si trova la basilica di Sant’Agrippino, primo patrono di Napoli, mentre in quella superiore si trovano un antico sepolcro, che conserva diverse prime pitture cristiane, la Cripta dei Vescovi e la basilica adjecta. Dopo la traslazione delle spoglie di San Gennaro, avvenuta nel V secolo, è diventata meta di pellegrinaggio e luogo per la sepoltura. Nel livello superiore si trova anche la Tomba di San Gennaro, che conteneva i resti del Santo patrono di Napoli, prima di essere trasferiti definitivamente al Duomo.
Per la visita è obbligatoria la prenotazione. L’ingresso è in via Capodimonte, 13.
Info e tickets: https://www.catacombedinapoli.it/it/luoghi/catacombe-di-san-gennaro-napol
Orari di apertura
Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 17:00(ultimo ingresso ore 17:00) La domenica dalle 10:00 alle 14:00 (ultimo ingresso ore 14:00).
Come arrivare:
In bus da Museo, Linea 3M
Curiosità
Il Murales di San Gennaro
In via Duomo e a pochi passi dal Tesoro di San Gennaro si trova il murales di San Gennaro realizzato dall’artista Jorit, creatore di numerosi murales molto significativi in diversi quartieri della città di Napoli. Il volto rappresentato è ispirato ad una persona comune, un amico dell’artista che come in tutte le sue opere raffigura gente comune. Provenendo da Spaccanapoli si ammira la magnificenza di quest’opera di street art napoletana, capace di incantare chiunque ci passi avanti.